Eccovi alcune link se volete saperne di pù:
Venice Magazine:
Josif Stalin, il dittatore russo, fu uno degli ultimi campanari dell’isola di San Lazzaro degli Armeni,
nel cuore della laguna di Venezia. Arrivò nel 1907 imbarcandosi clandestinamente nel porto di Odessa per scappare alla polizia zarista e non trovò di meglio, grazie all’aiuto di una cerchia di anarchici veneziani (che lo ribattezzarono Bepi del Giasso - del ghiaccio - per la sua provenienza non esattamente tropicale), che suonare le campane dei padri armeni, prima di farsi cacciare e tornare in Russia, in tempo per la rivoluzione.
[…] Aveva 28 anni, allora, Josif Vissarionovic Djugatchsvili. Era un giovanotto che veniva dalla Russia zarista, dalla Georgia, in particolare, a cercar fortuna nel mitico Bel Paese. Aveva la barba incolta quando giunse, raccontò in seguito l`abate di San Lazzaro […].
Si recò perciò a Venezia dove, un primo momento, decise di chiedere ospitalità a dei frati che gestivano un piccolo convento fuori città. Per contraccambiare la loro ospitalità il nostro futuro rivoluzionario russo ripagava i frati con piccoli servigi che sarebbero in seguito stati molto lontani dal suo carattere e che possiamo definire “da sagrestano”: suonava le campane e riordinava la chiesa dopo le cerimonie.
Si dice che nel 1907 il campanaro fu un esule georgiano in fuga dalla Russia, soprannominato dagli anarchici che lo aiutarono Bepi del giasso. Allontanato perché non voleva suonare le campane secondo il rito latino, tornò in Russia con